Il titolo di questo Post è volutamente provocatorio, non credo assolutamente che la Via della Devozione rappresenti un problema, ma utilizzando esclusivamente, o quasi, la fede come strumento di conoscenza, si rischia di non comprendere perfettamente o addirittura di travisare alcuni insegnamenti tradizionali, compresi, ovviamente, quelli di Patañjali. Il problema dell'utilizzazione esclusiva o quasi dello strumento di conoscenza della fede mi è balzato agli occhi cercando di interpretare gli aforismi 3.44, 3.45 e i relativi commenti che si riferiscono, dichiaratamente, agli insegnamenti del Vaiśeṣika di Ka ṇ āda. Vaiśeṣika, da Viśeṣa ( विशेष , "particolarità", "diversità", "carattere distintivo") è una delle sei scuole filosofiche ortodosse indiane, e si basa su una serie di concetti che sembrano fare a pugni con la Via della devozione: per Ka ṇ āda ciò che è reale nell'Universo deve essere innanzitutto godibile, percepibile, e può essere ridotti...
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