Secondo il Vedāntasāra di Yogīndra Sadānanda [tra parentesi libro preziosissimo per i praticanti di Yoga] un testo tradizionale di Yoga non va letto, ma va "praticato". Le fasi della pratica di un testo sono in genere, tre: śravaṇa (ascolto); manana ( comprensione letterale, riflessione e concentrazione su parole, simboli e immagini in determinate posizioni e con determinati gesti; nididhyāsana (meditazione seduta ). L'ascolto, śravaṇa , quando si paròla di un testo di Yoga consiste innanzitutto nel verificare se sia "tradizionale" o meno, se abbia cioè delle “valenze operative” intese come una serie di istruzioni in grado di condurti ad esperienze definite Samādhi. In pratica occorre studiare il testo [o l'esposizione orale di un testo] alla ricerca di quei requisiti che possono classificarlo comne "tradizionale". I requisiti di un testo tradizionale, secondo Yogīndra Sadānanda , sono sei: Inizio e Fine; Ripetizione; ...
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