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Visualizzazione dei post con l'etichetta william blake

LA SPAVENTEVOLE SIMMETRIA DEL CORPO UMANO

"Tyger! Tyger! Burning bright In the forests of the night: What immortal hand or eye Could frame thy fearful symmetry?" Mi sono portato dietro questi versi di William Blake per anni. Intendo fisicamente: li avevo scritta sulla prima pagina di un quadernino a quadretti. Ci disegnavo sopra le ossa, la colonna vertebrale, soprattutto. La disegnavo e ci meditavo su, cercavo la corrispondenza tra quei disegnini e le mie ossa, una qualche sensazione fisica, la conferma della possibilità di vedere il corpo dal di dentro. e più mi "conoscevo" e più pensavo che la simmetria del corpo umano è veramente "spaventevole". La forma delle ossa mette a nudo le segrete corrispondenze tra gli arti, il bacino, il cranio, come se il nostro corpo fosse un anagramma visivo opera di uno scultore surrealista. L'analogia della forma dell'osso SFENOIDE e del BACINO, ad esempio, mi sembrava nascondesse un messaggio di un qualche dio burlone o di...

LA TIGRE E IL SORRISO DI BUDDHA

"Tyger! Tyger! Burning bright in the forests of the night: what immortal hand or eye could frame thy fearful symmetry?"                                               William Blake Ci sono sguardi, tramonti, parole, che ti rimangono dentro. Te li porti dietro per anni, senza motivo. L'abitudine li veste  di grigio, li rende invisibili, a volte. Ma loro sono sempre lì, e d'un tratto, mentre ti fai la barba o fumi alla finestra, ti scoppiano nel cervello, come i fuochi di ferragosto. Ho conosciuto la " Tigre di Blake ", per caso, nel '74. Me la presentò "Fiore", un vecchio comunista. Era simpatico Fiore, aveva un libreria in una traversa di via Grande, a Livorno. Quando chiuse,  prese un carretto, un barroccino, e continuò a vendere libri girando per le strade. Diceva che la poesia è un'arma potente, più del Kalashnikov. Per fargl...