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YOGA SUTRA - SAMADHIPRAJNA, LA LUCE DELLA CONOSCENZA (3.5)


"Samādhiprajñā", traducibile con "concetrazione e intuizione", è un termine tecnico buddhista che non esiste nella letteratura brahminica.

Si tratta solo di un preciso riferimento all'insegnamento di Buddha, uno dei tanti presenti nello Yoga Sūtra.
Alla fine del IV libro ci renderemo probabilmente conto del fatto che senza uno studio approfondito della dottrina buddhismo, non è possibile comprendere completamente il testo di Patañjali
Tornando a "Samādhiprajñā", viene citato nell'ottavo capitolo del Mahāsaṃnipāta, detto Gaganagañjaparipṛcchā:

"Come il Signore disse a Brahmā Prabhāvyūha: "[...] (11) Inoltre, 'la radice del bene' è l'ingresso nella capacità della fede, 'il merito' è in accordo con vigore, raccoglimento e consapevolezza, e 'la conoscenza' è la coltivazione della concentrazione e dell'intuizione ( samādhiprajñā ). (12) Inoltre, “la radice del bene” deve essere stabilita nei cinque poteri, “merito” è comprendere gli arti del risveglio e “conoscenza” è conoscere l'ingresso nel sentiero. [...]".

Analisi del versetto:

तज्जयात् प्रज्ञालोकः ॥३.५॥
In caratteri latini:
tajjayāt prajñālokaḥ ||3.5||

Sciogliamo il sandhi:
taj-jayāt prajñālokaḥ ||3.5||

Ovvero
tat-jayāt prajñā-ālokaḥ ||3.5||

tad, dal pronome di terza persona “tat”;significato: “quello”, “di quello”;

jayāt, ablativo singolare del sostantivo maschile “jaya”; radice verbale “ji”, “vincere”, “conseguire”, “ottenere”. Significato: “conseguimento”, “conquista”;

prajña, sostantivo femminile, prefisso "pra", "avanti", "fuori"; radice verbale “jñā”, “sapere, “conoscere”. Significato: “conoscenza”, “saggezza”;

ālokah, nominativo singolare del sostantivo maschile āloka, dal prefisso "ā", "verso", "vicino"; radice verbale “lok”, “guardare, “vedere”. Significato: “vista”, “sguardo”, “aspetto”, “luce”, “apparenza”;
Quindi abbiamo:
Di quello-conquista-conoscenza-sguardo/vista/luce.
Possibile interpretazione:
Padroneggiando quello [ovvero conquistando (jayat) la tecnica del saṁyama del versetto precedente] sorge la luce (āloka) di prajñā.
Commento di Vyāsa: Con il raggiungimento di questo saṃyama arriva la luce di prajñā.. Man mano che il saṃyama diventa sempre più saldo, samādhiprajñā [intesa come “pratica della concentrazione e dell’intuizione profonda”. N.B. Si tratta di un termine tecnico buddhista.] diventa sempre più luminosa.
Commento di Vyāsa in sanscrito:
tajjayātprajñālokaḥ || YS_3.5 ||
tasya saṃyamasya jayātsamādhiprajñāyā bhavatyāloko yathā yathā saṃyamaḥ sthirapado bhavati tathā tathā samādhiprajñā viśāradī bhavati. 3.5

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