Tripurā Rahasya di Haritāyana è un testo che, secondo me, dovrebbero leggere tutti i praticanti e gli appassionati di Yoga. Tra l'altro era il libro preferito di Ramana Maharishi che lo commentò negli anni '30 ad uso dei suoi allievi (vedi "Ramana Maharsi, Tripura Rahasya, the Mystery Beyond the Trinity", a cura di Sri Ramananda Sarasvati).
Si tratta di un testo tantrico che tratta degli insegnamenti di Dattātreya a Paraśurāma, letteralmente Rāma con l'ascia, figlio del saggio Jamadagni.
Il commento di Ramana Maharishi al testo di Haritāyana e le note di Ramananda Sarasvati, sono illuminanti e stimolano intriganti riflessioni sul rapporto tra il tantrismo e lo Advaita Vedānta.
Il nucleo centrale degli insegnamenti di Dattātreya e Ramana è la Śrī Vidyā, la conoscenza della Dea tramite lo Śrī Yantra e la pratica del Kadimantra कएईलह्रीं हसक हलह्रीं सक ल ह्रीं
[क ka - ए e - ई ī - ल la - ह्रीं hrīṃ -ह ha - स sa -क ka - ह ha - ल la - ह्रीं hrīṃ -स sa - क ka - ल la - ह्रीं hrīṃ], ma è cosa buona e giusta, secondo me, perdere un po' di tempo a studiare le note, perchè emergono dei dettagli che potrebbe rivelarsi fondamentali per la nostra comprensione dello yoga.
La parola Avidyā, ad esempio, che siamo abituati a intendere come "ignoranza metafisica" e come un qualcosa di totalmente negativo opposto a Vidyā, , assume una valenza sensibilmente diversa perchè è considerata sinonimo di Cit - tradotto spesso con "coscienza" - termine che, a sua volta, è considerato sinonimo di Māyā, Kuṇḍalinī e Śakti.
In altre parole Avidyā, secondo l'autore e i commentatori del Tripurā Rahasya, è la Dea stessa chiamata Tripurasundarī, Bhagavatī o, semplicemente, Devī.
Da rifletterci.
Il testo integrale, commentato da Ramana maharishi, si può scaricare a questo indirizzo web: RAMANA MAHARISHI - TRIPURA RAHASYA
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