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I 16 ĀDHĀRA - TECNICHE OPERATIVE DELLO HAṬHAYOGA


I manuali  dello  haṭhayoga medioevale descrivono tecniche operative finalizzate alla produzione e all'utilizzazione di una sostanza chiamata अमृता amtā, सोम soma o raramente, nei testi più influenzati dallo āyurveda, कुण्डली kuṇḍalī .

La produzione di amtā, fine ultimo della pratica di āsana, bandha, mudrā, mantra ecc., porterebbe alla longevità alla salute del corpo, all'insorgere di poteri psichici - सिद्धि siddhi - e, in ultima analisi, alla "liberazione" o मोक्ष mokṣa.

Una di queste tecniche operative riguarda la meditazione sui 16 आधार ādhāra, una pratica che, a quanto so - ma potrei sbagliare - non rientra quasi mai nei programmi di studio dei corsi di formazione per insegnanti yoga o dei corsi settimanali per praticanti, e questo è un vero peccato, almeno secondo Goraka, il padre riconosciuto dello  haṭhayoga.

Si legge nel versetto 12 del primo śataka (gruppo di 100 versi) del Gorakṣa Yogaśāstra:

षट्चक्रं षोडशाधारं द्विलक्ष्य् व्योमपञ्चकम्

स्वदेहे ये जानन्ति कथं सिद्ध्यन्ति योगिनः ।।१२।।

acakra oaśādhāra dvilakya vyomapañcakam /

svadehe ye na jānanti katha siddhyanti yogina //12//

 

“Come possono avere successo [nella pratica] gli yogin che non conoscono i sei cakra, i sedici ādhāra le due modalità di visualizzazione – lakya - e i vyoma pañcaka[1] nel proprio corpo?”


Lasciamo perdere, per il  momento, lakya  e vyoma pañcaka - altri termini poco usati nelle scuole di Yoga contemporanee - e concentriamoci sui sedici ādhāra, senza la conoscenza dei quali, a detta di Gorakè impossibile "avere successo nello Yoga".

Con il termine ādhāra si intendono 16 particolari  मर्म  marma dello āyurveda.
marma sono 107 punti del corpo umano elencati nella  Suśruta-saṃhitā,  ed utilizzati sia dai medici, per la cura di ferite e malattie, sia dai guerrieri per ferire od uccidere, con colpi precise, il nemico.
Ci sono cinque diversi tipi di marma:

  1. Muscolare;
  2. Vascolare;
  3. Legamentoso;
  4. Osseo;
  5. Articolare.

L'importanza dei marma è dovuta al fatto che in ognuno di essi passano almeno alcune delle principali सिरा sirā -termine con cui si indicano talvolta tutte le nāḍī, altre solo  i canali che portano il "seme" - tramite le quali vengono nutriti  legamenti, ossa, muscoli e articolazioni.

Per banalizzare:

  1. - Colpire o bloccare un marma significa spezzare le rete delle sirā - nāḍī, ovvero interrompere la circolazione dei fluidi che sostengono il corpo;
  2. - Stimolare un marma significa invece aumentare la circolazione dei fluidi "nutrienti".

La stimolazione di un marma può essere effettuata tramite la digitopressione, mediante determinate posizioni o, come nel nostro caso, utilizzando particolari tecniche di visualizzazione e meditazione.

I 16 ādhāra di cui parla Gorakṣa  sono collegati, tramite 16  sirā (o nāḍī) ad uno dei sei cakra citati nello stesso versetto (1.12),  il cakra della gola, detto विशुद्ध ViśuddhaViśuddha cakra;

Anzi, si può dire che i 16 petali del cakra della gola siano in realtà i 16 canali che uniscono tra di loro i 16 ādhāra  di Gorakṣa.

Vediamo adesso dove sono situati i 16 ādhāra, secondo un altro testo attribuito a Gorakṣa, il Siddha-Siddhānta-Paddhati:


1. Pādāṅguṣṭhādhāra - "centro dell'alluce”;

2. Mūlādhāra - "radice, centro base";

3. Gudādhāra -"sopra il centro base"

4. Medhrādhāra - "centro del pene", corrisponde per alcuni al Svādhiṣṭāna cakra;

5. Odyanādhāra – in relazione con Uddiyana Bandha (sotto l’ombelico);

6. Nabhyādhāra "centro dell'ombelico";

7. Hṝdayādhāra - "centro del cuore";

8. Kaṇṭhādhāra - "centro della gola";

9. Ghantikādhāra - "centro dell'ugola”;

10. Talvādhāra - "Centro del palato”;

11. Jihvādhāra - "centro della lingua";

12. Bhrūmadhyādhāra -"centro delle sopracciglia", corrisponde ad Ajñā Cakra

13. Nasādhāra - "centro della punta del naso";

14. Kavatādhāra - letteralmente "centro dell'ala della porta", cioè "centro della radice del naso" (Nasamūla);

15. Lalatādhāra - "centro della fronte";

16. Ākāṣa Cakra - "centro  dello Spazio." (corrisponde a Brahmārandhra, la "fontanella").

 

Vediamo adesso la struttura del cakra della gola citato nel Goraka Yogaśāstra:

N

Al centro c'è la sillaba हं haṃ (o हँ haṁ in alcune versioni) e sui sedici petali, in senso orario dall'alto in basso, sono inscritti i sedici suoni vocalici:

1. अं aṃ

2. आं āṃ

3. इं iṃ

4. ईं īṃ

5. उं uṃ

6. ऊंūṃ

7. ऋं ṛṃ

8. ॠं ṝṃ

9. ऌं ḷṃ

10.ॡं ḹṃ

11.एं eṃ

12.ऐं aiṃ

13.ओं oṃ

14.औं auṃ

15.अँ a

16.अः aḥ

La meditazione - una delle meditazioni) sui sedici ādhāra si pratica in questo modo:

1) Si recita la sillaba  ovisualizzando sedici canali che uniscono i sedici ādhāra al cakra della gola;

2) Inspirando si visualizza il "seme" che parte da ciascun ādhāra  e arriva al cakra della gola,  espirando si recita la sillaba हं haṃ riportando il seme dal cakra della gola all'ādhāra (in pratica si recita sedici volte la sillaba हं haṃ visualizzando come "punti di arrivo" i sedici ādhāra, dal primo - pādāṅguṣṭhādhāra  - all'ultimo ākāṣa cakra;

3) Si recita la sillaba  ovisualizzando la rete di "canali" che lega il cakra della gola ai sedici ādhāra;

4) inspirando si porta di nuovo il seme da ciascun  ādhāra al  petalo corrispondente del cakra della gola, espirando si riporta il seme agli ādhāra una delle sedici sillabe - una per ogni ādhāra, in quest'ordine:

1. Pādāṅguṣṭhādhāra - "centro dell'alluce” - 1. अं aṃ

2. Mūlādhāra - "radice, centro base” - 2. आं āṃ

3. Gudādhāra -"sopra il centro base"- 3. इं iṃ

4. Medhrādhāra - "centro del pene" - 4. ईं īṃ

5. Odyanādhāra – “sotto l’ombelico” - 5. उं uṃ

6. Nabhyādhāra "centro dell'ombelico" - 6. ऊंūṃ

7. Hṝdayādhāra - "centro del cuore" - 7. ऋं ṛṃ

8. Kaṇṭhādhāra - "centro della gola" - 8. ॠं ṝṃ

9. Ghantikādhāra - "centro dell'ugola” - 9. ऌं ḷṃ

10. Talvādhāra - "Centro del palato” - 10. ॡं ḹṃ

11. Jihvādhāra - "centro della lingua" - 11. एं eṃ

12. Bhrūmadhyādhāra -"centro delle sopracciglia" - 12. ऐं aiṃ

13. Nasādhāra - "centro della punta del naso"- 13. ओं oṃ

14. Kavatādhāra - "centro della radice del naso" - 14. औं auṃ

15. Lalatādhāra - "centro della fronte"- 15. अँ aṁ

16. Ākāṣa Cakra - "centro dello Spazio" - 16. अः aḥ

La meditazione termina con la recitazione della sillaba  oṁ visualizzata come "Luce Pura".

 



[1] Le "cinque stanze" ( Vyoma Panchaka ) sono denominate nella Siddha-Siddhānta-Paddhati in questo modo: 

  1. Ākāśa;
  2.  Parākāśa;
  3.  Mahākāśa;
  4. Tattvākāśa;
  5. Suryākāśa.

Non si tratta delle "cinque guaine" (Pañcakōṣa, ovvero: annamayakōśa, prāṇamayakōśa, manōmayakōśa, vijñānamayakōśa, ānandamayakōśa) conosciute nell'Advaita Vedānta, ma di una tecnica di visualizzazione ldelo spazio, sia interno sia esterno. Le "cinque stanze" probabilmente sono collegate ai Pañcacakra, i cinque “cakra mistici” della tradizione tantrica.





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