Senza "l Ascolto Interiore '" la pratica dello yoga è una pratica monca. L'Ascolto Interiore va inteso quella particolare sensibilità - quasi febbrile - che , attraverso il controllo dei muscoli sottili, porta lo yogin a percepire con chiarezza, ad esempio, il movimento dei fluidi corporei o il variare delle tensioni muscolari e della postura in relazione agli stati d'animo. Qualche volta questa indispensabile sensibilità è una dote innata, altre insorge in seguito ad eventi particolari - come infortuni che costringono ad una lunga immobilità - ma nella maggior parte dei casi si tratta di una abilità che va acquisita per mezzo di una pratica costante accompagnata da una conoscenza non superficiale dell'anatomia e della fisiologia. Un esercizio interessante a questo fine è quello della "danza delle ossa", basato sull'interazione tra il respiro ordinario e il movimento di tutte le ossa delcorpo causato dalle maree del liquid...
Formazione, Promozione e Divulgazione dello Yoga