E se lo Yoga Moderno lo avessero inventato gli occidentali?
partendo da questa ipotesi, assurda,Laura ed io abbiamo fatto delle scoperte. Alcune interessanti, altre divertenti, altre decisamente sconvolgenti.
La dimostrazione per assurdo, ovvero il partire da una ipotesi inverosimile per dimostrare la validità del suo contrario, è un procedimento assai comune nella filosofia e nella scienza dei secoli passati.
Esempio: decido di dimostrare che l'Uomo è andato sulla Luna, verità inoppugnabile .per la scienza ufficiale, e parto dall'ipotesi opposta, ovvero "l'Uomo NON è mai andato sulla Luna" . Comincio a cercare le prove della mia ipotesi "assurda", vaglio i documenti e le testimonianze, cerco i motivi per cui migliaia di scienziati, militari e privati cittadini avrebbero messo in scena dei viaggi fasulli,ecc. ecc.
Di solito la dimostrazione per assurdo porta a confermare l'Ipotesi originaria.Nel caso dei viaggi sulla Luna la conclusione potrebbe essere : "NON è vero che l'Uomo NON è andato sulla Luna, quindi l'Uomo è andato sulla Luna".
Chiaro?
Dunque partendo dall'ipotesi, assurda, "lo Yoga Moderno NON è nato in India, ma in Occidente", Laura ed io abbiamo cominciato una serie di ricerche che ci hanno portato a fare scoperte, come dicevamo, interessanti e/o divertenti e/o sconvolgenti.
Ovviamente non abbiamo trovato, per fortuna...., le prove di chissà quali manipolazioni e truffe. Lo Yoga è nato e si sviluppato, senza ombra di dubbio, nel sub continente indiano, ma è molto, molto probabile che ,nella trasmissione degli insegnamenti vedici e tantrici ad un certo punto della storia dell'umanità, siano intervenuti studiosi e ricercatori occidentali, trasformando in maniera sostanziale alcune tecniche e alcuni principi fondamentali.
Ci abbiamo scritto pure un libro di 130 pagine, zeppo di vecchie foto e copie di documenti antichi:
"LO SWAMI PALLIDO, STORIA DEI GESUITI CHE INVENTARONO LO YOGA".
Ovviamente il titolo del libro ( che è auto-pubblicato e si può leggere gratuitamente su Amazon Kindle) è provocatorio, nessuno ha inventato niente di santa pianta, ma,secondo noi, ciò che oggi chiamiamo Yoga, sia nella versione più fisica attribuita a Krishnamacharya, Iyengar e Patthabhi Jois, sia nella versione più filosofica, che fa riferimento all'Advaita Vedanta di Ramakrishna, Ramana Maharishi e Nisargadatta, è stato influenzato da misconosciuti ricercatori occidentali,in gran parte appartenenti alla Compagnia di Gesù.
I primi maestri misconosciuti di cui ci siamo occupati sono due gesuiti francesi, Padre Amiot e Padre Cibot.
I due,in missione nella Cina del '700, introdussero in Europa la Ginnastica per la salute. dei monaci taoista, chiamata all'epoca Cong-Fou, disegnando le posizioni e dando le proprie interpretazioni del lavoro che oggi chiamiamo "sottile" sull'energia, i meridiani, i cakra ecosì via.
Il loro lavoro entusiasmò uno spadaccino svedese, Henrik Ling, che creò, ispirandosi dichiaratamente al Cong-Fou dei gesuiti francesi, una scuola di educazione fisica in cui insegnava Ginnastica estetica (quella che oggi chiamiamo Callisthenc), Ginnastica medica e Ginnastica militare.
Il metodo di Ling ebbe un successo clamoroso e venne studiato nelle accademie militari di tutta europa. nacquero scuole di Ginnastica svedese un po'ovunque, e danzatori e acrobati dei vaudeville e dei circhi equestri iniziarono ad allenarsi secondo i dettami della Cong-fou verniciato all'europea da Ling (sono parole sue e dei suoi allievi).
Grazie ai Militari britannici di stanza a Mysore, la Ginnastica di Ling arrivò a Krishnamacharya, che intenzionato a modernizzare lo Yoga indiano,mescolò posizioni, coreografie e metodi di allenamene "Callisthenici" alle tecniche tradizionali.
Non ci credete?
Guardate le foto:
la prima è una coreografia degli allievi di Krishnamacharya negli anni '30.
La seconda è una coreografia di militari irlandesi dei primi del '900.
Qua sotto vediamo nelprimo scatto invece Krishnamacharya, in piedi a sinistra, che osserva le evoluzioni dei suoi allievi, e nel secondo, a sinistra, un insegnante di ginnastica svedese che osserva le evoluzioni dei suoi allievi.
In quest'altra immagine vediamo invece un giovanissimo Iyengar:
E di seguito, un ballerino di Vaudeville di fine '800: notate qualche somiglianza?
la documentazione fotografica è ricchissima. Quesyo è un allievo di krishnamacharya, annin '30.
E questa una ballerina franzese di fino '800.
Se nella nostra dimostrazione per assurdo ci basassimo solo sulle fonti iconografiche dovremmo ammettere, contro ogni aspettativa, che.. sì, lo Yoga Moderno è nato in occidente.
Le foto di ginnasti e danzatori occidentali del XVIII e XIX secolo, impegnati in quelli che trenta o quaranta o cinquanta anni dopo saranno gli asana e le sequenze dello Yoga Moderno.
Una specie di Ginnastica Svedese verniciata all'Indiana.
ovviamente si tratta solo di una divertita provocazione, ma potrebbe essere interessante che no, Laura ed io,i e i nostri colleghi insegnanti di Yoga cominciassimo a studiare seriamente le tecniche della ginnastica Callisthenica di Ling confrontandole con i metodi e i principi fondamentali dello Yoga. Potrebbe essere un esercizio assai utile....
Per ciò che riguarda lo yoga tra virgolette "filosofico", leggete questi nomi:
-
Lahiri Mahasaya (1828 – 1895)
Paramhamsa Ramakrishna (1836 – 1886).
- Swami Vivekananda (1863 – 1902).
- Sri Aurobindo (1872- 1950)
- Sri Yukteswar Giri (1855 – 1936)
- Paramhamsa Yogananda ((1893 – 1952)
- A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896 – 1977).
Si tratta dei più famosi, per noi, maestri di Yoga dell'XIX e XX secolo, coloro che hanno portato in occidente lo Yoga nei suoi tre rami Jnana (Conoscenza), Bhakti (devozione) Karma (Lavoro/Servizio)
Swami Prabhupada è il fondatore del Movimento degli Hare krishna.
Yogananda, allievo di Yukteswari e di Lahiri Mahasaya, è il fondatore della “Self-Realization Fellowship” e l’autore di “Autobiografia di uno Yogi”,il libro che ha introdotto il mito dell’immortale Babaji in Occidente.
Aurobindo è il fondatore dello Yoga Integrale.
Swami Vivekananda, allievo di Ramakrishna, è il fondatore della Ramakrishna Mission ed il primo ad aver introdotto l’Advaita Vedanta negli Stati Uniti.
Lahiri Mahasaya (1828 – 1895)
Paramhamsa Ramakrishna (1836 – 1886).
- Swami Vivekananda (1863 – 1902).
- Sri Aurobindo (1872- 1950)
- Sri Yukteswar Giri (1855 – 1936)
- Paramhamsa Yogananda ((1893 – 1952)
- A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896 – 1977).
Si tratta dei più famosi, per noi, maestri di Yoga dell'XIX e XX secolo, coloro che hanno portato in occidente lo Yoga nei suoi tre rami Jnana (Conoscenza), Bhakti (devozione) Karma (Lavoro/Servizio)
Swami Prabhupada è il fondatore del Movimento degli Hare krishna.
Yogananda, allievo di Yukteswari e di Lahiri Mahasaya, è il fondatore della “Self-Realization Fellowship” e l’autore di “Autobiografia di uno Yogi”,il libro che ha introdotto il mito dell’immortale Babaji in Occidente.
Aurobindo è il fondatore dello Yoga Integrale.
Swami Vivekananda, allievo di Ramakrishna, è il fondatore della Ramakrishna Mission ed il primo ad aver introdotto l’Advaita Vedanta negli Stati Uniti.
Bene, sono tutti Bengalesi e tutti legati al Brahmonismo, l'induismo Riformato di Debrendenath Tagore, padre del poeta Rabindranath,
Andando a leggere i principi base del Brahmonismo e la sua storia si fa una scoperta singolare e,per certi versi sconvolgente.
Il Brahmonismo,religione monoteista, avversa alle caste, agli "idoli di pietra" e ai rituali tradizionali Induisti, prende gran parte della sua dottrina da un padre gesuita del XVII secolo, Roberto de Nobili.
Iniziato all'Advaita vedanta da Shivadharma, il nostro conterraneo costruì un ashram in cui insegnava filosofia indiana e teologia cristiana.
Fondò anche un ordine monastico, quello dei Pandaraswami,o "mariti pallidi".
Già,perchè il termine Swami prima di lui voleva dire quasi esclusivamente "marito", "compagno".
I Pandaraswami si vestivano di Ocra o arancione, avevano zoccoli di legno, e insegnavano che la Trimurtì era la Santissima Trinità, e che Sat Chit Ananda era il nome del Dio unico Inconoscibile.
L'acume l'acume e il sapere filosofico di de Nobili lo portarono ad essere assai apprezzato dagli Shankaracharya.
Per riunire la Teologia cattolica con i principi del Vedanta si inserì una serie di concetti e tecniche cristiane nello Yoga degli shankaracharya, come alcuni degli esercizi spirituali di Ignazio di Loyola, ovviamente verniciati all'indiana, e prendendo spunto da una serie di leggende riguardanti l'arriva di san Tommaso in India (lo chiamano Mar Toma) si inventò o adattò una storia, plausibile tra l'altro, secondo la quale Gesù avrebbe studiato in un monastero advaita e che Shankara, il fondatore dell'ordine degli Shankaracharya, sarebbe nato, induista, in una comunità cristiana ed avrebbe mutuato dal cristianesimo gran parte delle sue teorie.
Straordinario, secondo noi.
Ecco perché certi principi dell'advaita Vedanta somigliano così tanto alla filosofia platonica o alla metafisica cristiani!
Sono gli stessi!
Ovviamente si tratta di un gioco, di una provocazione intellettuale, ma,pure, i documenti dell'epoca sono assai chiari. de Nobili è studiato ancora oggi nelle università cattoliche ed è considerato il Padre della Teologia Contemporanea.
Un altro Pandaraswami, Costanzo Breschi, ormai conosciuto solo con il suo nome indiano, Viramuniram, è considerato ilpadre della letteratura Tamil.
Secondo noi sarebbe interessante riflettere anche su questo, sull'influenza, provata, dei Padri Gesuiti nella nascita dei moderni movimenti spirituali ispirati allo Yoga.
Un sorriso,
Paolo
Paolo
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