-"Voglio cominciare a fare Yoga ma non so quale stile scegliere. Tu cosa mi consigli?"-
Vi hanno mai fatto domande del genere?
A me si, e di solito non so cosa rispondere.
Per me lo Yoga è YOGA.(punto), l'Arte dell'essere umano nata nel Sud dell'India, I cui principi fondamentali sono tramandati attraverso un numero, non elevatissimo, di testi scritti dal 1.500 a.C e il 1.800 d.C., ma risalenti secondo alcuni a tempi molto ma molto più antichi:Veda, Vedanga, Upaveda, Tantra, Purana e poemi epici.
Che cosa potrei rispondere all'aspirante Yogin?
Oddio, in realtà nei testi antichi si parla di varie qualificazioni e di quattro tipi diversi di praticanti, ma ci si riferisce a chi è già "sul cammino", insomma a chi è già imparato.
Che potrei rispondere ad uno che vuole cominciare a praticare Yoga da zero e si trova a dover scegliere tra decine di etichette, stili e scuole diverse per finalità e tecniche operative?
Quella delle discipline Olistiche ormai è una giungla e, a leggere i depliants illustrativi, tutte ti promettono la felicità, la salute e in alcuni casi, l'Illuminazione.
L'unica possibilità che rimane all'aspirante yogin è quella di provare questo o quel metodo e di giudicare se fa per lui in base ai propri gusti e aspettative.
L'esperienza personale e i risultati raggiunti credo siano l'unico criterio cui affidarsi per giudicare la qualità di un insegnamento, e questa è la ragione per cui, quando mi domandano
-"Voglio cominciare a fare Yoga ma non so quale stile scegliere. Tu cosa mi consigli?"-
di solito rispondo
-"Boh.."-
Per poter dare consigli dovrei aver sperimentato tutti i metodi e tutte le discipline psicofisiche presenti sul mercato e, anche quel caso potrei solo dire cosa è bene per me e cosa è male o meno bene. Ma anche se riuscissi in questa improba impresa non è detto che una tecnica che ha effetti positivi sul mio corpo e sulla mia psiche debba per forza avere gli stessi effetti su una persona diversa di me.
Però a pensarci bene la possibilità di discriminare, almeno, tra le discipline nate nell'india antica e quelle inventate di sana pianta nell'occidente moderno ci sarebbe.
- Fermo restando che una tecnica moderna con un nome antico o anticheggiante può giovare assai e una tecnica "tradizionale" può avere anche effetti nefasti -
Per discriminare tra Yoga "vero" e Yoga "tarocco" ( come nel titolo ho scherzosamente definito le tecniche psicofisiche inventate in occidente nel XX° secolo) basta verificare se le teorie e le pratiche insegnate sono o meno Sanātanī.
Sanātanī è una parola sanscrita che indica l'aderenza alla Legge Eterna o Sanātana Dharma.
Nel '900 si usava Sanātanī per indicare le discipline considerate "ortodosse" o "tradizionali", in contrapposizione alle commistioni tra credenze orientali e credenze occidentali che all'epoca andavano di moda.
Noi, per gioco, possiamo usare il termine per riconoscere, nelle giungla delle discipline olistiche, quali fanno riferimento agli insegnamenti degli antichi Rishi e Siddha e quali no.
Il requisito per ottenere l'etichetta di Sanātanī.è ovviamente, la sintonia con il Sanātana Dharma, che non è quel generico e fumoso assemblaggio di culti, credenze e intuizioni poetiche, che alcuni credono, ma un elenco di 108 leggi che rappresentano il nucleo di ciò che, sbagliando, definiamo Induismo e di ciò che,definiamo Yoga.
Leggere tutte le 108 leggi è divertente assai, ci sono delle regole sorprendenti, ma trascriverle e commentarle tutte sarebbe troppo lungo, ci vorrebbe un libro (e non è detto che prima o poi non lo scriverò...) però ho pensato di proporvi un gioco:
Io trascrivo alcune delle regole del Sanātana Dharma, le prime cinque leggi, e voi verificate se fanno parte o meno delle teorie e delle pratiche che proponete come insegnanti o che vi propongono come allievi.
facile no?
Se le leggi sono presenti nell'insegnamento che state impartendo o seguendo è Sanātanī, se non sono presenti è decisamente yoga Tarocco...
Legge dell'UNO
Esiste un solo Dio o Essere senza forma senza tempo costante (अचल acala ) e senza forma (nirākāra ) chiamato Brahman Nirguna o Paramasiva o Prabrahman o Adi Shkati
Esiste una sola conoscenza grossolana o possibilità di comprensione/identità : Vidya.
Esiste una sola vibrazione originaria dalla quale procedono gli altri suoni e l'intera manifestazione: ॐ
Esiste un solo Gotra (lignaggio , discendenza ) ovvero una discendenza diretta dei maestri dai Rshi, coloro che scrissero i libri sacri..
in altre parole coloro che spiegano le scritture tradizionali sono gli stessi che li composero. in ogni epoca gli stessi esseri...
Legge del DUE
Nella manifestazione niente è permanente e tutto passa dalla Luce all'Oscurità e viceversa, per cui esistono un giorno e una notte della terra (anno solare),dal solstizio d'inverno al solstizio d'estate è giorno ed il sole è Uttarayana( si muove verso il nord) , dal solstizio d'estate a quello d'inverno il sole è Dakhsinayana (si muove verso sud).
Ed esistono un giorno e una notte della luna (mese lunare): luna crescente detta Sukla pakca e luna calante detta Krisna Pakca .....
Legge del TRE
La manifestazione ha tre fasi: Creazione-Conservazione.Distruzione/assorbimento rappresentati dai tre Ishvara o Dio Persona:
Brahma (alba,mattino)-Vishnu(giorno)- Shiva (tramonto-sera).
Ai tre Ishvara corrispondono tre grandi gruppi di praticanti:ovvero brahmo, vaisva e saiva .
Le "energie effettive" (shakti) dei tre Isvara sono le tre ishvari : Sarasvati ( Dea del Desiderio, colei che dona la sapienza e la musica), Laksmi (Dea della Conoscenza, colei che dona la prosperità), Uma (dea dell'Azione, colei che dona la potenza)
Esistono tre Rama ovvero tre brahma-kshatrya o santi guerrieri Paraśurāma (sesto avatar di Visnu), Balarāma e ,Rāma o Ramacandra.
Esistono tre guna, satva - rajas - tamas, che corrispondono a tre kriti o stili di vita o linee di comportamento :
Sanskriti , ovvero l'azione in accordo con la cultura, l'educazione e, in altreparole, le regole della società.
Prakrti ovvero lla "giusta azione", in accordo con la natura e l'istinto,
vikriti ovvero l'errata azione, l'agire incontrollato, folle o malato.
I tre guna e i tre stili di vita vengono espressi attraverso le tre fasi delle composizioni musicali della musica classica indiana:
Pallavi,
Anupallavi,
Caranam
Le tre tecniche principali di adorazione o culto sono:
Sravan (ascolto della parola), ,
Kirtan (canto e preghiera),
Arcan (partecipazione ai riti, puja, funzioni epratiche varie)
Esistono tre dolori o sofferenze primarie che possono essere alleviate dalle tre tecniche di adorazione:
Adhyatmika, causata dalla nostalgia o ricerca dell'Atma
Adhibhautika causata dai Bhuta (gli elementi del corpo fisico)
Adhidevika causata dagli dei.
Esistono tre tipi di qualità, o brezze, causate dall''insegnamento autentico :
śītala samira (fresco e calmo),
manda samira (leggero e sottile),
sughanda samira (profumata)
Esistono tre strumenti operativi:
Mantra (per la mente);
Tantra (per il corpo);
Yantra (per la psiche tramite simboli intesi come "meccanismi di estrazione)...
Legge del Quattro
Esistono quattro fini dell'esistenza:
Artha (ricchezza e prosperità),
kama (desiderio e piacere),
Dharma (Onore e coerenza con la Legge).
Moksa (Liberazione)
[NB:per il tantra KAMA precede Moksha e segue Dharma]
Esistono quattro fasi dell'esistenza o asrama:
Brahmacharya - studente.
Grihastha - padre di famiglia
Vanaprastha - anacoreta
Sannyasa - rinunciatario
Esistono quattro tipi di praticanti:
Arta - colui che pratica perchè sta male fisicamente o moralmente e aspira alla guarigione.
Artharta - colui che colui che desidera dei beni materiali e aspira alla ricchezza o all'ottenimento di poteri psichici
Mumuksa - colui che aspira alla realizzazione
Jnana - colui che "conosce".
Esistono quattro yoga, intesi come vie per la liberazione:
bhakti yoga - Yoga della devozione
karma Yoga - Yoga dell'azione
Hatha Yoga, - Yoga della Potenza o dell'Alchimia
Raja Yoga. - Yoga della pratica del samadhi
I quattro Yoga rifanno a quattro testi sacri originari:
Rigveda - libro degli Inni
Samaveda - libro del Canto
Yajurveda - libro dei Riti
Atharvaveda - libro della Magia o delle formule magiche
Esistono quattro manuali di applicazione dei Veda:
Āyurveda - o medicina, descrizione e spiegazione delle tecniche operative contenute nel Rigveda .
Dhanurveda - letteralmente "Libro del Tiro con l'Arco", tecniche marziali, descrizione e spiegazione delle tecniche operative dello Yajurveda
Gāndharvaveda (poi sviluppato nel Nātyaśāstra),libro della musica e della Danza, descrizione delle tecniche operative del Samaveda
Shastrashastra o śastravidyā,- libro dell' Arte della Spada e della metallurgia, descrizione delle tecniche operative dello Atharvaveda
Ogni Veda corrisponde ad una delle quattro ere cosmiche o Yuga:
Satya yuga - Yuga della verità o età dell'oro o prima era
Treta yuga, - Yuga dei tre fuochi sacrificali, o età dell'argento o seconda era
Dvapara yuga - Yuga del dubbio, o età del bronzo o terza era.
Kali yuga - Yuga della discordia o età del bronzo o quarta era.
Ad ogni era corrisponde uno stato di coscienza:
Turiya - quarto stato (satya yuga)
Prajna - stato della conoscenza perfetta, sonno profondo (treta yuga).
Taijasa - stato luminoso o stato del sogno.stati della mente (dvapara yuga)
Visva - stato di veglia (kali yuga)...
Legge del CINQUE:
La legge del Cinque è basata sul mantra delle cinque sillabe:
Om Namah Shivaya
Ogni sillaba rappresenta:
i cinque poteri della divinità (creazione, mantenimento, dissoluzione, grazia e velamento),,
i cinque elementi sottili (suono, tangibilità, luce, sapore, odore),
le cinque percezioni (udito, tatto, vista, gusto, olfatto),
le cinque azioni (esprimere, afferrare, muovere, generare, evacuare..i cinque elementi grossolani (Spazio, Aria, Fuoco, Acqua, Terra).ecc ecc....
L'elenco continua così fino alla legge del 108, ma penso che queste siano sufficienti.
Avete letto?
Ciò che insegnate e imparate fa parte degli argomenti dei corsi che state tenendo o ai quali state partecipando come allievi?
Se si il "vostro yoga" è tradizionale, se no.... è tarocco.
Ovviamente sto scherzando, ma pure credo che riflettere sull'elenco delle leggi del Sanātana Dharma possa avere una certa utilità.
Ci può dare un'idea, per esempio, di cosa dovremmo sapere e praticare per poterci definire davvero Yogin.
Per essere più chiaro cito una parte della Legge dell'OTTO:
la legge dell'Otto è basata sul mantra delle otto sillabe.
Om Namah Narayana. al quale corrispondono le otto siddhi o poteri psichici
Anima - diventare piccoli come un atomo.
Mahima - diventare estremamente grandi.
Laghima - levitare.
Garima - essere onnipresenti (bilocazione ecc.)
Prakamya - realizzare tutti i desideri.
Kamavasayitya - ottenere la totale soddisfazione nel sesso e nella vita
Isitva - essere il "Signore della natura")
Vasitva - avere il controllo delle forze della Natura
Si, avete capito bene: tra le leggi naturali c'è anche l'acquisizione dei poteri magici o extrasensoriali.
Si tratti di stati o eventi che insorgono durante la pratica del Samadhi.
e, facciamo attenzione, queste otto sono solo le otto Siddhi principali.
Patanjali negli yoga sutra (il libro più citato e meno letto della storia dello yoga) ne cita ben 68 e insegna a "governarle" mediante la tecnica del Samyama.
Dite la verità: ne avevate mai sentito parlare?
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