Domenica scorsa, durante un residenziale, ho scoperto che molti yogin meditano, e insegnano a meditare, con gli occhi chiusi.
La cosa mi ha sorpreso assai.
Fermo restando che ognuno debba praticare come meglio gli aggrada, esistono, nello yoga come in ogni altra attività umana, dei "fondamentali", delle istruzioni di base che vengono impartite al primo incontro o alla prima lezione.
Per ciò che riguarda la meditazione ho avuto degli istruttori tibetani, giapponesi, cinesi e indiani e tutti, ma proprio tutti, mi hanno, insegnato che per meditare,bisogna sedersi in una posizione comoda, ma con la schiena ben allineata, il sincipite (la parte più alta del cranio) "sospeso", il mento dolcemente rivolto verso il torace e gli occhi, socchiusi, rivolti verso la punta del naso.
Gli occhi "devono" essere socchiusi sia per una serie di motivi fisici (che qui non mi sembra il caso di approfondire) che per evitare che la mente venga distratta dagli oggetti esterni (se si tengono aperti) o dagli oggetti interni (i frutti dell'immaginazione che insorgono ad occhi chiusi).
Esistono poi altre posizioni, o meglio, mudra, come Shambavi Mudra, ad esempio, (quando le pupille si spostano verso il punto in mezzo alla fronte), ma sono in genere dei processi spontanei che insorgono in certi momenti della pratica.
Di fatto ad un allievo che vuole iniziare a meditare, nelle tecniche taoiste, nello zen, nel buddhismo tibetano, nello Yoga, si suggerisce "sempre" di tenere gli occhi socchiusi e di rivolgere lo sguardo verso la punta del naso.
Lo so che sembra una cosa da poco, ma non è la prima volta che trovo delle discrepanze tra ciò che mi hanno insegnato i miei istruttori orientali ( ed ho in seguito verificato sui testi tradizionali di yoga,) e ciò che molti maestri moderni insegnano nei loro corsi e scrivono nei loro libri.
In molte scuole e in molti testi, anche assai famosi, la forma, il colore e la natura dei chakra, ad esempio, o la descrizione degli stati di coscienza dell'essere umano, sono così diversi da quanto ho imparato da farmi pensare a due tradizioni indipendenti che usano le stesse parole ma hanno origini, tecniche e fini, forse, completamente diversi.
Secondo me, semplificando ovviamente,, esistono uno, chiamiamolo così, Yoga orientale - che proviene dagli insegnamenti di Patanjali, Shankara,i Siddha del Tamil, Gorakhnath... ed è molto simile, teoricamente e tecnicamente, alle discipline psicofisiche cinesi e giapponesi- ed uno Yoga occidentale che proviene degli insegnamenti della Teosofia.
Il primo si basa su una serie di dottrine facilmente tracciabili e su una vasta letteratura (Veda, Vedanga, Vedanta, Poemi Epici indiani, tantra), il secondo, pur con riferimenti alla tradizione neoplatonica, è frutto delle visioni e dei sogni di una serie di medium e chiaroveggenti, che sarebbero entrati in contatto telepatico con dei maestri di altre dimensioni spazio temporali, per cui non esistono testi di riferimento che non siano i resoconti di viaggi astrali o altri eventi paranormali redatti negli ultimi 100/150 anni.
Questo secondo yoga, nato con la Teosofia di Helena Petrovna Blavatsky, tramite una serie di illustri filosofi e pensatori, spesso legati alla massoneria, è entrato a far parte di quell'insieme di culti, credenze e tecniche psicofisiche che oggi chiamiamo New Age ed ha finito per sovrapporsi, spesso anche in Oriente, allo Yoga di Patanjali e Shankara.
Non so se questo sia un bene o un male, mi limito a notare che ci sono delle differenze, a volte rilevanti, tra le teorie e le tecniche di derivazione new age/teosofica (oggi spesso definite Olistiche) e gli insegnamenti per esempio, di Gorakhnath.
I teosofi, che oggi fanno riferimento ad una potente associazione, chiamata Lucis Trust (dove Lucis sta per Lucifero), hanno grandi mezzi finanziari e possono esercitare una enorme influenza sui mezzi di comunicazione.
Non è un caso, ad esempio, che Gorakhnath considerato in oriente uno dei più grandi guru illuminati della storia, sia conosciuto, in occidente, solo da pochi praticanti di yoga mentre Jiddu krishnamurti, un maestro scelto, istruito e in un certo senso creato dai teosofi, sia noto universalmente come un Grande Maestro incarnazione, dicono, del Buddha del futuro, Matreya.
Provate ad andare in qualsiasi libreria e chiedete un libro di Gorakhnath (ne ha scritti cento).
Sicuramente vi chiederanno dieci volte come si scrive prima di fare una ricerca, spesso infruttuosa, sui cataloghi on line.
Se invece chiedete un libro di Jiddu Krishnamurti vi sorrideranno e, dopo aver parlato con competenza della sua vita e del suo pensiero, tireranno fuori almeno una decina di titoli in varie edizioni.
Krishnamurti, è stata la prima Pop Star del '900.
Negli anni '20 era più famoso di Rodolfo Valentino. Le sue conferenze attiravano folle oceaniche e attori, scrittori, banchieri e uomini politici sborsavano cifre impressionanti pur di apparire al suo fianco.
Sempre elegantissimo, arrivava a bordo di auto di grossa cilindrata e mandava in visibilio gli spettatori presentandosi come il tramite terreno tra esseri umani e non meglio definite "gerarchie celesti":
Il motivo del clamoroso successo del giovane indiano era dovuto,oltre che alla sua bellezza e al suo carisma al fatto che era stato "costruito" per piacere agli occidentali.
La storia di Jiddu Krishnamurti comincia nel 1909 Adyar, una cittadina del Tamil Nadu dove i teosofi avevano costruito un Ashram.
Mentre passeggiava sulla spiaggia insieme al fratello, Nitya, fu notato da Charles Webster Leadbeater, vescovo cattolico e personaggio di spicco della "Società Teosofica" .
La pedofilia di Leadbeater non era un mistero per nessuno, lui stesso ammetteva tranquillamente di masturbare e di far masturbare su sua indicazione, i giovani che venivano affidati alle sue cure, anche se, a suo dire, lo faceva per fini alti: -"la forte energia sessuale degli adolescenti prima o poi potrebbe condurli nelle braccia di qualche donna di malaffare con terribili ripercussioni karmiche"- diceva il vescovo -"meglio che li faccia sfogare io piuttosto che vadano a prostitute"-
Più volte Annie Besant, presidentessa della società teosofica e prima donna massone ad essere affiliata alla Gran Loggia Unita d'Inghilterra , era dovuta intervenire con le autorità e i giornali per evitare che il vescovo finisse in galera, ma oltre che pedofilo, Leadbeater si dice che fosse anche un chiaroveggente e così quando segnalò Jiddu alla Besant c'è da credere che avesse visto in lui qualcosa d'altro oltre ai lineamenti nobili e al fisico da indossatore.
Per qualche anno Leadbeater si dedicò completamente al giovane Krishnamurti.
Lo istruì ai principi della Teosofia, gli insegnò l'inglese, la maniera di vestirsi all'occidentale e le buone maniere.
Quando il ragazzino fu pronto venne strappato al padre dopo un penoso processo giudiziario e affidato, insieme al fratello, alla tutela di Annie Besant per essere presentato all'occidente come "il Maestro del Mondo", rappresentante in terra delle "gerarchie spirituali" dei "maestri invisibili" che gli avrebbero affidato il compito di creare una nuova religione universale.
Nel 1922 I fratelli Jiddu (Krishnamurti e Nitya) si stabilirono in California, ad Ojai, dove vennero "affidati" alle cure di Rosalind Williams, una diciannovenne di grande bellezza, con il ruolo ufficiale di balia (una diciannovenne che fa la balia ad un ventisettenne?) che li seguì nei loro viaggi in India e in Australia.
Nel 1925 mentre erano a Sidney le condizioni di salute di Nitya (che si occupava dell'organizzazione delle conferenze e dei rapporti con la stampa)già affetto da tubercolosi, peggiorarono improvvisamente.
Il trio fu riportato a Ojai e nel novembre dello stesso anno, in seguito ai postumi di un influenza, Nitya morì mentre, si dice, faceva l'amore con Rosalind.
Il tragico evento colpì profondamente il "Nuovo Messia": i "Maestri invisibili", tramite i medium teosofi, lo avevano rassicurato sulla malattia di Nitya e jiddù cominciò ad avere seri dubbi sul suo ruolo e sulla effettiva veridicità degli insegnamenti ricevuti.
Nel 1927 la Besant organizzò il matrimonio di Rosalind con Desikachar Rajagopal, un amico di Jiddu che aveva sostituito Nitya nell'organizzazione del "Business Nuovo Messia".
Cominciò uno stravagante menage a trois con Rosalind che ebbe una figlia, Radha, da Rajagopal (da cui avrebbe divorziato nel 1960), ma di fatto fu la compagna di Krishnamurti per almeno venticinque anni.
Il silenzio che circondava la loro storia era dovuto al presunto celibato del "Maestro", portato spesso come prova del suo essere un realizzato, distaccato completamente dai desideri carnali.
Secondo Radha, la figlia di Rosalind, Jiddu per non turbare l'immagine che si era creato, costrinse addirittura l'amante ad abortire.
Intanto il rapporto tra Krishnamurti e la Società teosofica si era logorato.
Nel 1929 Krishnamurti sciolse l'Ordine della stella d'Oriente , la "Loggia" che i teosofi avevano creato per lui, e fondò una propria associazione, la Krishnamurti Organization, affidandone la direzione al marito della sua amante
Quando ebbe fine la sua relazione con Rosalind, nel 1960 ne fondò un'altra, la Krishnamurti Foundation ed intraprese una lunga battaglia legale contro Rajagopal per il controllo delle proprietà immobiliari e dei diritti delle pubblicazioni.
Intanto dopo la rottura con i Teosofi, Jiddu elaborò una propria filosofia, sintetizzabile nel motto "No Guru, No Method, No Teacher", e basata sul rifiuto delle chiese, delle liturgie e delle religioni in genere.
Il suo pensiero ebbe una vasta eco negli ambienti scientifici e negli ambiti New Age, dando vita a ciò che oggi viene chiamato "Misticismo Quantico".
Ecco, iIl Misticismo Quantico, insieme alle credenze della Teosofia sta alla base di quello che possiamo definire Yoga Non Yoga o Yoga occidentale.
Sia ben chiaro che con queste definizioni non ho nessuna intenzione di esprimere giudizi negativi.
Volevo solo mettere in evidenza il fatto che oggi, molti di coloro che dicono di praticare Yoga non fanno riferimento allo Yoga di Patanjali, Shankara e Gorakhnath, ma a una serie di teorie e tecniche nate in tempi relativamente moderni in Europa e negli Stati Uniti.
Tecniche e teorie nelle quali i principi fondamentali e modalità operative dello yoga indiano sono assenti o vengono presentati in forma affatto diversa.
Questo non significa che la Teosofia e gli insegnamenti di Krishnamurti non possano avere effetti positivi sull'individuo e sulla società (anzi, chi li segue mi assicura del contrario)
Significa solo che, nonostante l'apparenza, hanno poco a che vedere con lo Yoga di Gorakhnath, Patanjali o Shankara, uno Yoga che è fatto di Asana, Mudra, Mantra, yantra, Dhyana e Samadhi
Provate a pensarci la prossima volta che vedete qualcuno meditare ad occhi chiusi o sentite uno Yogin parlare della legge dell'attrazione o dei maestri Invisibili ...
Ti leggo spesso e con tanto interesse. Ammiro moltissimo il tuo impegno nel fare chiarezza sullo yoga. Io ho preso tante cantonate proprio a causa della confusione enorme che regna nel settore.
RispondiEliminaGrazie.
Grazie....Ma credo che tutti prendano cantonate. E credo che sia in un certo senso necessario. Diceva un mio amico cantante lirico a proposiyo delle stecche :"Solo chi non mangia non fa briciole".
EliminaL'unica maniera di non prendere cantonate sarebbe non fare niente....ma pensa che tristezza!!!!
Verissimo. L'importante è, poi, riuscire a filtrare, facendo una cernita tra ciò che va salvato e ciò che va buttato, operazione possibile non stancandosi mai di cercare, confrontare, vagliare.
EliminaTi leggo spesso e con tanto interesse. Ammiro moltissimo il tuo impegno nel fare chiarezza sullo yoga. Io ho preso tante cantonate proprio a causa della confusione enorme che regna nel settore.
RispondiEliminaGrazie.
Grazie per l'interessante articolo. Ciao
RispondiEliminaVerità che tutti dovrebbero conoscere... Grazie !!
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RispondiEliminaMolto interessanti i dettagli sulla vita di Krishnamurti. Ne conoscevo solo alcuni. Volevo chiederle qual è il testo biografico più serio, in italiano, su Krishnamurti, per serio intendo oggettivo. Per come "lo conosco" io, avendo letto diverse conversazioni, libri e visto video, mi sembra una persona saggia, una persona buona, che ha degli irrisolti col passato. E si spiega così anche la sua diffidenza ed estrema razionalità: quegli "estre-mistici" l'hanno plagiato per anni, rubandogli probabilmente la gioventù. Comunque il fatto che si sia posto al mondo come uomo, come filosofo, e non come messia come lo avevano disegnato,è la prova della sua maturità ed onestá. I think..
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