Ieri ho ripreso la spada che conosco.
Ne ho sette, di spade.
Dall'ultimo trasloco, il quarto, forse il quinto degli ultimi anni di nomadismo estremo, le tenevo sotto il letto, avvolte in un sacco nero della spazzatura.
Poi, ieri, le ho tirate fuori, le ho riportate alla luce, ad una ad una con l'ipocrita lentezza di chi cerca, in foto ingiallite o nel fondo del suo cuore, il sapore di un bacio antico o di un sorriso perduto.
Ne ho sette di spade, ma una mi piace più delle altre.
No, mi piace non è la parola giusta, diciamo che la conosco, la so.
E' una spada giapponese, una katana.
Il fodero è di legno, laccato nero.
La vernice qua e là è scrostata, ma non è male, gli dà un'aria vissuta
Una volta durante una dimostrazione Haruiko con un colpo staccò la parte finale, una specie di tappo metallico. Allora l'ho sigillato con un nastrino che mi aveva regalato Puntsok Dhosam: ci sono dei disegni con i 5 colori dei tibetani, bianco,giallo, rosso verde e blu.
Col tempo il nastro si è un po' scolorito, ma come un vecchio guerriero fedele al suo signore, protegge ancora il sonno della spada, impedendo alla polvere e al rumore di entrare nel fodero e di attaccarsi sulla lama.
E' una bella lama, di acciaio giapponese. Ho tolto il filo (sarebbe pericoloso, e potrebbero arrestarmi per porto d'armi abusivo) ma si vede benissimo la sfumatura della tempra: un' onda morbida e dolce.
Ieri ho ripreso la spada che conosco.,L'ho presa con la mano sinistra, mi sono inginocchiato in seiza e l'ho poggiata sul pavimento davanti a me godendo della sua semplice bellezza.. Lo facevo sempre.
Lentamente l'ho portata al fianco. Ho afferrato la tsuka, l'impugnatura, con la destra, con indice e pollice e l'ho carezzata con il palmo della mano. L'acciaio della spada giace nel legno, lo si svela e si porta a contatto con l'aria.
L'Arte della Spada è Alchimia: svelando l'acciaio si dà inizio all'Inversione dell'Acqua e del Fuoco.
Il legno è padre del fuoco, il fuoco genera la terra, la terra è madre dell'acciaio, l'acciaio genera l'acqua, il fuoco distrugge il metallo, ma lo trasforma in acqua.
Il segreto della spada è tutto qui. Sfilo l'acciaio dal legno in cui ha dormito per anni.
Il metallo di solito lo distrugge, il legno, ma qui, nella spada, è nel legno che si riposa.
La dimora dell'acqua è in basso, la dimora del fuoco è in alto: il legno è padre del fuoco.
Inspiro. esattamente nel momento in cui inizia a uscire l'aria sguaino la spada: fsssss.
Dal basso il respiro porta la spada in alto. e la spada trascina me.
Il legno produce il fuoco.
Dall'alto il respiro, ancora lui, fa ridiscendere. il metallo, che produce l'acqua. Niente può arrestare la corsa dell'acqua verso il basso, verso il mare. L'acqua distrugge le mura più imponenti, trascina alberi e barche, spegne il fuoco.
La lama ruota...no è il il gomito, fa una spirale, il piede che aveva fatto un passo avanti per accompagnare lo scorrere dell'acqua , adesso si ritrae.
L'acqua che sale, torna fuoco, penetra il legno di nuovo, torna legno.
Sono di nuovo in seiza, adesso.
E' molto che non la lucido, la spada che conosco.
Preferisco non usare i prodotti che mi hanno consigliato o che ho letto; uso una goccia d'olio, un panno morbido.
La lama ricomincia a brillare immediatamente, la patina del passato era leggera leggera.
Osservo la guardia, la tsuba, è traforata a forma di Gru. una delle ali è leggermente scheggiata (un amico, allievo antico, non aveva capito che la spada è dolcezza).
Musashi ha passato gli ultimi due anni della sua vita a disegnare gru e cormorani ed a pregare la dea Kannon, la dea della misericordia.
Hanno ali enormi le Gru, e quando migrano cantano di gioia, così diceva Omero. ma le loro urla, se combattono, fanno tremare il soldato più valente. Mi rimetto in piedi ed osservo la spada, la prendo con due mani, la tengo verticale, la Gru sta in basso, la punta emersa dal legno sta in alto. Guardo la zona arrotondata, curva perfetta, vicino alla punta, la vedo verticale ma so che è una curva perfetta, emblema del maestro autentico: un quadrato senza lati.
Penso ad un maestro ma non mi viene in mente nessuno dei miei insegnanti. cerco una donna,invece, maestra senza saperlo.. Che strano.... prima pensavo alla lama verticale come fosse la mia colonna vertebrale, le energie in alto verso il cranio e oltre e contemporaneamente in basso verso il bacino ed oltre.
Adesso non penso proprio. e la spada sembra più leggera
Commenti
Posta un commento