"Camminai nella Terra dell'Oltre, oceano senza sponde,
Con arco di sogno lanciai una freccia nello spazio infinito.
Fu una giornata buona?
Fu una giornata cattiva?
E che importa?"
Oggi, 27 dicembre 2014, per il tantrismo tibetano è Ngenpa Gu Dzom, il giorno dei nove infausti presagi.
Inutile fare riti, inutile invocare la Dea o la buona sorte.
Qualsiasi cosa si possa fare o pensare, niente andrà come desideriamo.
Che fanno i tibetani in queste ventiquattro ore (da mezzogiorno di oggi a mezzogiorno di domani 28 dicembre)?
Si disperano? Piangono? Maledicono la sfortuna?
Macchè!
Durante Ngenpa Gu Dzom si gioca, si fanno pic nic, si libera la mente dal rimpianto del passato e dal sogno del futuro.
I Nove Infausti Presagi non dipendono dal karma, né dagli dei.
Arrivano e basta.
E noi ci troviamo nudi, senza sostegni, senza credenze.
Liberi, appunto.
La libertà spaventa.
Per questo si ha bisogno di "CREDERE".
Che cosa buffa! I maestri parlano sempre di Liberazione e noi ci fiondiamo sulle loro parole per trasformarle in catene.
Poverini!
Non noi, ma loro.
Passano la vita (le vite...) a ripeterci la stessa cosa: "l'uomo è nato libero" , "la natura dell'esistenza è Beatitudine" e noi facciamo finta di ascoltarli, ma appena girano l'angolo li trasformiamo in santini, e imbianchiamo i loro sepolcri per trasformarli in templi.
"Ma è il corpo il tempio di Dio!" si lamentano i maestri.
E noi nulla! Continuiamo imperterriti a costruire altarini e a fondere i loro versi aurei per trarne sempre nuove catene.
Siamo davvero delle capre!
Ngenpa Gu Dzom è una grande opportunità: "Oh!" - dice Buddha - " per ventiquattr'ore ti andrà tutto storto e nessuno è responsabile della sfiga" -
Inutile cercare dei colpe negli antenati o nelle azioni passate, nei pensieri o nelle emozioni negative.
Inutile cercare conforto nella preghiera o nelle immagini sacre.
Sei solo, uomo, nella Terra dell'Oltre.
Per ventiquattro ore, se sei accorto, puoi sperimentare la Libertà dell'essere, lo stato dell'Essere.
Per ventiquattro ore puoi spezzare le catene.
Un insegnamento meraviglioso.
Certo, che insomma....imparare tramite la sfiga non è proprio il massimo.
Si bello...grazie eh... Buddha..di cuore... ma visto che quest'anno è stato un po' pesante, te lo potevi risparmiare...
Il giorno dei Nove Infausti Presagi finisce domani, a mezzogiorno.
Poi con il primo quarto di Luna Nuova inizierà Zangpo Chu Dzom, il giorno dei Dieci Segni di buon auspicio.
Inutile fare preghiere, riti o sacrifici: la buona sorte arriverà per chiunque si arrende a se stesso.
L'unica occupazione consigliata nei testi è quella di danzare per la gioia.
Gioia, punto.
Con arco di sogno lanciai una freccia nello spazio infinito.
Fu una giornata buona?
Fu una giornata cattiva?
E che importa?"
Oggi, 27 dicembre 2014, per il tantrismo tibetano è Ngenpa Gu Dzom, il giorno dei nove infausti presagi.
Inutile fare riti, inutile invocare la Dea o la buona sorte.
Qualsiasi cosa si possa fare o pensare, niente andrà come desideriamo.
Che fanno i tibetani in queste ventiquattro ore (da mezzogiorno di oggi a mezzogiorno di domani 28 dicembre)?
Si disperano? Piangono? Maledicono la sfortuna?
Macchè!
Durante Ngenpa Gu Dzom si gioca, si fanno pic nic, si libera la mente dal rimpianto del passato e dal sogno del futuro.
I Nove Infausti Presagi non dipendono dal karma, né dagli dei.
Arrivano e basta.
E noi ci troviamo nudi, senza sostegni, senza credenze.
Liberi, appunto.
La libertà spaventa.
Per questo si ha bisogno di "CREDERE".
Che cosa buffa! I maestri parlano sempre di Liberazione e noi ci fiondiamo sulle loro parole per trasformarle in catene.
Poverini!
Non noi, ma loro.
Passano la vita (le vite...) a ripeterci la stessa cosa: "l'uomo è nato libero" , "la natura dell'esistenza è Beatitudine" e noi facciamo finta di ascoltarli, ma appena girano l'angolo li trasformiamo in santini, e imbianchiamo i loro sepolcri per trasformarli in templi.
"Ma è il corpo il tempio di Dio!" si lamentano i maestri.
E noi nulla! Continuiamo imperterriti a costruire altarini e a fondere i loro versi aurei per trarne sempre nuove catene.
Siamo davvero delle capre!
Ngenpa Gu Dzom è una grande opportunità: "Oh!" - dice Buddha - " per ventiquattr'ore ti andrà tutto storto e nessuno è responsabile della sfiga" -
Inutile cercare dei colpe negli antenati o nelle azioni passate, nei pensieri o nelle emozioni negative.
Inutile cercare conforto nella preghiera o nelle immagini sacre.
Sei solo, uomo, nella Terra dell'Oltre.
Per ventiquattro ore, se sei accorto, puoi sperimentare la Libertà dell'essere, lo stato dell'Essere.
Per ventiquattro ore puoi spezzare le catene.
Un insegnamento meraviglioso.
Certo, che insomma....imparare tramite la sfiga non è proprio il massimo.
Si bello...grazie eh... Buddha..di cuore... ma visto che quest'anno è stato un po' pesante, te lo potevi risparmiare...
Il giorno dei Nove Infausti Presagi finisce domani, a mezzogiorno.
Poi con il primo quarto di Luna Nuova inizierà Zangpo Chu Dzom, il giorno dei Dieci Segni di buon auspicio.
Inutile fare preghiere, riti o sacrifici: la buona sorte arriverà per chiunque si arrende a se stesso.
L'unica occupazione consigliata nei testi è quella di danzare per la gioia.
Gioia, punto.
I dieci auspici arriveranno a tutti indistintamente, a prescindere dal karma o dagli dei . basterà svuotare la mente e aprire il cuore per goderne i benefici.
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