Passa ai contenuti principali

IL SIGNORE DI SIRIO



Come vanno interpretati i testi sacri?
Vanno presi alla lettera o bisogna dare ascolto alle interpretazioni di teologi, esoteristi e psicologi?
Ho preso una Sura del Corano, An Najm, che vuol dire Stella, ed ho provato semplicemente a leggerla, senza tener conto di metafore e significati nascosti.
Tutti i versetti sono belli e interessanti, ma alcuni hanno colpito la mia attenzione più di altri.
Vediamo:


Corano - Sura LIII
An-Najm 45-51

45. e che Egli è Colui Che ha creato i due generi, il maschio e la femmina,
46. da una goccia di sperma quand'è eiaculata,
47. e che a Lui incombe l'altra creazione ,
48. e che invero è Lui Che arricchisce e provvede,
49. e che è Lui il Signore di Sirio,
50. e che Lui annientò gli antichi ‘Âd,
51. e i Thamûd, sì che non ne rimase nessuno,


Dai versi 45 e 46 sembra evidente che i  maschi e le femmine sono stati entrambi creati da Dio con "una goccia di sperma quand'è eiaculata".
Mi sembra piuttosto chiaro, o sbaglio?
Il verso 47 parla di un'altra creazione, e qui, anche se ci possiamo arrivare, la comprensione non è immediata, quindi l'ho lasciato in sospeso.
Il verso 48 mi pare invece semplice  e lineare.
nei versi successivi (49, 50, 51) si fanno due affermazioni:
1) è Lui il Signore di Sirio.
2) Lui annientò gli antichi ‘Âd, e i Thamûd.

Sono andato a controllare su Google ed ho scoperto che Âd, e i Thamûd sono, insieme a Tasm, i Jadis, gli Amaliq, le più antiche stirpi arabe, le prime a parlare arabo (per ciò sono dette Arab ʿariba).
Sia degli ‘Âd, che dei Thamûd si dice fossero metà uomini e metà scimmie  ed è documentato che sono scomparsi nel corso delle guerre che insanguinavano il Medio Oriente  intorno all'ottavo secolo avanti Cristo.
I versetti 50 e 51 parlano di storia insomma, non sono allegorie.
Il versetto 49  è quello che mi ha colpito di più: dice che Lui è il Signore di Sirio.
Da un anno cerco le corrispondenze tra gli dei Hindu, le stelle e le costellazioni, e mi sono trovato spesso ad avere a che fare con il Signore di Sirio degli indiani.
Sirio in sanscrito è mṛgavyādha, cacciatore di cervi (o antilopi) ovvero la forma "terrifica" di siva, rudra.

.
Per coincidenza, nel .Mahabharata si dice che Rudra annientò i Danava, guerrieri che urlavano e saltavano con le scimmie.
Mah.
Per alcuni invece il Signore di Sirio sarebbe Orione (sirio fa parte della costellazione del Cane, che accompagna il Cacciatore), chiamato in sanscrito  mṛga, o cacciatore, ed identificato con siva re della danza, il naṭarāja.

Se si fosse nell'antico Egitto, Sirio sarebbe invece Iside, e il suo Signore, Orione, sarebbe il Dio Osiride.




Curioso.
sembra quasi che Egizi, Hindu e Islamici raccontino la stessa storia, quasi ci fosse il ricordo di un'unica religione e cultura che abbracciava tutto il globo.


Commenti

Post popolari in questo blog

IL TIZZONE ARDENTE

Mandukyakarika, alatasànti prakarana  45-50, 82 ; traduzione di  Raphael : "E' la coscienza - senza nascita, senza moto e non grossolana e allo stesso modo tranquilla e non duale - che sembra muoversi ed avere qualità Così la mente/coscienza è non nata e le anime sono altre-sì senza nascita. Coloro i quali conoscono ciò non cadono nell'errore/sofferenza. Come il movimento di un tizzone ardente sembra avere una linea dritta o curva così il movimento della coscienza appare essere il conoscitore e il conosciuto. Come il tizzone ardente quando non è in moto diviene libero dalle apparenze e dalla nascita, cosi la coscienza quando non è in movimento rimane libera dalle apparenze e dalla nascita. Quando il tizzone ardente è in moto , le apparenze non gli provengono da nessuna parte. Né esse vanno in altro luogo quando il tizzone ardente è fermo, né ad esso ritornano. Le apparenze non provengono dal tizzone ardente a causa della loro mancanza di sostanzialità. Anche nei...

IL SIGNIFICATO NASCOSTO DEI MANTRA - OM NAMAḤ ŚIVĀYA

Alzi la mano chi non ha mai recitato un mantra indiano o tibetano senza avere la minima idea di cosa significasse. C'è addirittura una scuola di pensiero che invita ad abbandonarsi al suono, alla vibrazione e ad ascoltare con il cuore. Il personale sentire viene considerato un metro di giudizio assai più affidabile della razionalità, e l'atteggiamento più comune, nell'approccio alla "Scienza dei mantra è il " Che mi frega di sapere cosa vuol dire? L'importante è che mi risuoni! ". Devo dire che ci sta. Tutto nell'universo è vibrazione e ovviamente quel che conta è il risultato. Se uno recita 108 volte Om Namaha Shivaya senza sapere che vuol dire e poi si sente in pace con il mondo, va bene così. Anzi va MOLTO bene! Ma bisogna considerare che nei testi "tecnici" dello yoga, non numerosissimi, si parla di una serie di valenze simboliche, modalità di  pronuncia e possibilità di "utilizzo" che, secondo me, la maggi...

IL FIGLIO DI YOGANANDA E L'INDIGESTIONE DI BUDDHA

YOGANANDA Quando nel 1996, pochi giorni prima del suo centesimo compleanno Lorna Erskine, si abbandonò al sonno della morte, Ben, il figlio, decise di rivelare al mondo il suo segreto i: Yogananda, il casto e puro guru, era suo padre. Ne uscì fuori una terribile, e molto poco yogica, battaglia legale a colpi di foto, rivelazioni pruriginose ed esami del DNA tra la Self Realization Fellowship,la potente associazione fondata dal maestro, e gli eredi di Lorna (che chiedevano un sacco di soldi...). Ad un certo punto vennero fuori altri tre o quattro figli di discepole americane, tutti bisogna dire assai somiglianti al Guru, . E venne fuori una storia, confermata da alcuni fuoriusciti dalla Self Realization Fellowship (e quindi... interessati) riguardante un gruppo di "sorelle dell'amore" giovani discepole che avrebbero diviso con Yogananda il terzo piano del primo centro californiano della S:R:F. Certo, per tornare a Lorna, che se una donna americana bianca e b...